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Viviamo in tempi strani in cui, per esempio, un’organizzazione di media internazionale può farla franca diffondendo consapevolmente notizie false senza perdere apparentemente spettatori e lettori. C’è un’altra cosa strana (lo so, mi ripeto, ma non c’è molto altro che sembri rilevante): come possono le speranze per il futuro percorso dei tassi di interesse fluttuare così tanto nonostante le banche centrali continuino a enfatizzare un messaggio molto chiaro? Solo la Banca Centrale della Cina e la Banca del Giappone rimangono nel campo dell’allentamento, entrambe per ragioni molto specifiche e magari anche discutibili; tutti gli altri vogliono che l’inflazione venga debellata prima di cambiare rotta. Nel complesso, un’altra settimana esitante, con le azioni dei mercati emergenti, molto sensibili ai segnali ciclici, a farne le spese (-1,4% in euro). [Copertina: The New Yorker]
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