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Nelle ultime tre settimane le azioni hanno continuato a dare risultati soddisfacenti mentre le obbligazioni per lo più sono andate in negativo. Tutto questo nonostante un numero sempre maggiore di articoli e pareri di esperti hanno enfatizzato che le obbligazioni nominali offrono un buon rendimento, come se i livelli raggiunti fossero qualcosa di speciale.
Buona parte di questo ottimismo è legato al desiderio di un ritorno alla normalità e alla possibilità di ottenere un reddito senza essere costretti a prendersi il rischio che si incorre acquistando azioni. Ma gli investitori sembrano anche molto propensi a estrapolare il quadro sempre più positivo dell’inflazione nel prossimo futuro. Vale, quindi, la pena ricordare che l’inflazione su base annua è un semplice calcolo che confronta il livello dei prezzi – o dell’indice dei prezzi – di quest’anno con quello dell’anno precedente. L’immagine sottostante, relativa all’inflazione statunitense, dovrebbe chiarire che ottenere ulteriori miglioramenti dell’inflazione non sarà così facile nei prossimi sei mesi, a meno che non si assista ad un vero e proprio calo dei prezzi da qui fino a dicembre.
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