2023-09-08 Mercati
Negli ultimi mesi la storia di fondo (dovrei dire “tematica”, ma non amo questa parola) dei mercati è rimasta la stessa, causando un crescente disagio praticamente ovunque. Negli Stati Uniti, la crescita è stata più persistente e meno minacciosa sul fronte dell’inflazione; in Estremo Oriente (Cina), le cose sono andate per lo più nella direzione sbagliata, con accenni a possibili tensioni finanziarie che appaiono ogni giorno più forti; e in Europa, come sempre tra gli estremi dove si svolge la vera azione, le statistiche hanno mostrato ancora una volta i rischi di un notevole spostamento dei legami economici verso est. I rendimenti risultanti in varie valute riflettono questo stato di cose, anche se c’è da chiedersi se abbia senso pagare così tanto per i guadagni societari alla luce di tutto ciò.
Spesso noi tendiamo a concentrarci sugli orribili costi che alcuni leader impongono ai loro e gli altri popoli quando fanno la guerra, ma raramente pensiamo ai costi forse altrettanto osceni imposti da altri capi di governo quando falliscono volontariamente nella corretta gestione delle loro economie. Il Venezuela, la cui performance economica è descritta nel grafico di copertina, non è l’unico caso di cattiva gestione: pensate allo Zimbabwe, a Cuba, alla Russia e alla Cina nelle loro rispettive fasi “rivoluzionarie”.
[Nota: sono italiano, quindi pensatela come volete]. Nella categoria del “chi se ne frega”, gli automobilisti svizzeri sembrano avere un uso molto sporadico delle frecce quando intendono cambiare direzione: spesso segnalano quando hanno già svoltato, ancora più spesso saltano la segnalazione quando si trovano in una corsia di svolta, e infine pensano che la segnalazione dia loro la precedenza quando vogliono sorpassare in autostrada indipendentemente da chi sta arrivando sulla corsia di sorpasso e a quale velocità. In quest’ultimo caso vengono battuti, stranamente, dai tedeschi, anche se in molte delle loro autostrade non hanno limiti di velocità.
[Copertina: Semafor]
Spesso noi tendiamo a concentrarci sugli orribili costi che alcuni leader impongono ai loro e gli altri popoli quando fanno la guerra, ma raramente pensiamo ai costi forse altrettanto osceni imposti da altri capi di governo quando falliscono volontariamente nella corretta gestione delle loro economie. Il Venezuela, la cui performance economica è descritta nel grafico di copertina, non è l’unico caso di cattiva gestione: pensate allo Zimbabwe, a Cuba, alla Russia e alla Cina nelle loro rispettive fasi “rivoluzionarie”.
[Nota: sono italiano, quindi pensatela come volete]. Nella categoria del “chi se ne frega”, gli automobilisti svizzeri sembrano avere un uso molto sporadico delle frecce quando intendono cambiare direzione: spesso segnalano quando hanno già svoltato, ancora più spesso saltano la segnalazione quando si trovano in una corsia di svolta, e infine pensano che la segnalazione dia loro la precedenza quando vogliono sorpassare in autostrada indipendentemente da chi sta arrivando sulla corsia di sorpasso e a quale velocità. In quest’ultimo caso vengono battuti, stranamente, dai tedeschi, anche se in molte delle loro autostrade non hanno limiti di velocità.
[Copertina: Semafor]
