2023-12-08 Mercati

I mercati hanno avuto un’altra settimana positiva, sostenuti da notizie che indicano che siamo sulla strada di una graduale moderazione dell’attività economica senza cadere in una recessione. Questo è vero in generale, ma non significa che sia uniformemente vero in tutto il mondo: l’Eurozona, ad esempio, sembra molto più prossima a un forte rallentamento che non gli Stati Uniti.

Come abbiamo già notato, alcuni indicatori finanziari sono vicini a quelli che gli analisti tecnici chiamano livelli importanti. Esempi: i mercati azionari statunitensi e mondiali, il prezzo dell’oro (anche se il calo della scorsa settimana è stato significativo dal punto di vista tecnico) e i rendimenti dei tassi governativi a 10 anni statunitensi. Lo segnalo non perché penso che tutto ciò avrà necessariamente un impatto sui prezzi in futuro, ma perché so che molte persone credono in questo tipo di analisi, e quindi è inevitabile che la vedremo citata da qualche parte nei media. Attenzione a cosa ne fate.
 
Se da un lato è pericoloso fare affermazioni o trarre conclusioni osservando un singolo grafico, dall’altro non c’è nulla di male se lo stesso grafico vi fa venire in mente qualche domanda. Ecco cosa penso io guardando l’immagine di copertina (relativa agli Stati Uniti): cosa intendiamo esattamente quando parliamo di far pagare ai ricchi la loro giusta quota?  

[Fonti: John Mauldin, ‘Thoughts from the Frontline’]
 
 
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