2024-01-19: Mercati
Vista la baraonda mediatica sul raggiungimento di nuovi massimi di alcuni mercati azionari, e’ legittimo chiedersi come mai i risultati dell’anno in corso siano cosi’ deludenti. La realtà è che il mondo degli investitori sembra molto diviso e privo di convinzioni forti su ciò che avverrà nei prossimi dodici mesi, a prescindere dal fatto che tali opinioni siano degne o meno di essere prese in seria considerazione (non lo sono). Inoltre, c’è un po’ di esitazione legata al forte rialzo dei prezzi di novembre e dicembre, con molti che sperano in una correzione tecnica.
L’unica cosa a cui tutti pensano sono i possibili sviluppi nelle politiche monetarie in tutto il mondo. Come ho già detto molte volte, non si tratta necessariamente di una posizione completamente logica, ma così è.
Mi diverte osservare come le persone accettino le leggi della fisica, spesso anche senza capirne molto: nessuno esce da un balcone e salta nel vuoto agitando le braccia nel tentativo di volare. Eppure le stesse persone ignorano tranquillamente alcuni fatti relativi al comportamento dei mercati che sono ben noti e cercano di battere gli indici, e fra di loro ci sono persino quelli disposti a pagare cifre considerevoli per tentare di farlo. E falliscono.
Mi diverte (meno) osservare che la performance di un portafoglio sul breve periodo viene presa come prova del fatto che strategie di investimento ben collaudate non funzionano più o sono diventate obsolete. Le relazioni tra le classi di attivo non sono sempre stabili, ma se si lascia passare un po’ di tempo di solito le cose tornano alla normalità.
Mi diverte (molto meno) osservare come spesso il successo di un investimento singolo venga descritto in modo impreciso e scorretto, soprattutto nel mondo del private equity. Ho ricevuto un’e-mail in cui si diceva che “il fondo XYZ ha appena effettuato un’uscita di successo con un rendimento di 2-2,2x”. Ho pensato: “io venerdì avrei potuto fare un’uscita con un rendimento di 9x”. (1) I multipli sbandierati senza fare riferimento al periodo di tempo e al capitale investito nel programma sono privi di significato e fuorvianti.
(1) Se vuoi sapere a cosa mi riferisco, scrivimi.
[Fonte: Axios]
L’unica cosa a cui tutti pensano sono i possibili sviluppi nelle politiche monetarie in tutto il mondo. Come ho già detto molte volte, non si tratta necessariamente di una posizione completamente logica, ma così è.
Mi diverte osservare come le persone accettino le leggi della fisica, spesso anche senza capirne molto: nessuno esce da un balcone e salta nel vuoto agitando le braccia nel tentativo di volare. Eppure le stesse persone ignorano tranquillamente alcuni fatti relativi al comportamento dei mercati che sono ben noti e cercano di battere gli indici, e fra di loro ci sono persino quelli disposti a pagare cifre considerevoli per tentare di farlo. E falliscono.
Mi diverte (meno) osservare che la performance di un portafoglio sul breve periodo viene presa come prova del fatto che strategie di investimento ben collaudate non funzionano più o sono diventate obsolete. Le relazioni tra le classi di attivo non sono sempre stabili, ma se si lascia passare un po’ di tempo di solito le cose tornano alla normalità.
Mi diverte (molto meno) osservare come spesso il successo di un investimento singolo venga descritto in modo impreciso e scorretto, soprattutto nel mondo del private equity. Ho ricevuto un’e-mail in cui si diceva che “il fondo XYZ ha appena effettuato un’uscita di successo con un rendimento di 2-2,2x”. Ho pensato: “io venerdì avrei potuto fare un’uscita con un rendimento di 9x”. (1) I multipli sbandierati senza fare riferimento al periodo di tempo e al capitale investito nel programma sono privi di significato e fuorvianti.
(1) Se vuoi sapere a cosa mi riferisco, scrivimi.
[Fonte: Axios]