2024-04-19: Natura

Se non l’avete ancora fatto, dovreste leggere il libro in copertina. Scritto dal noto alpinista, esploratore, giornalista e scrittore italiano, è un libro che apre gli occhi. È stato pubblicato nel 2009, mentre eravamo tutti preoccupati per il crollo dei mercati finanziari e altri eventi molto meno affascinanti causati dall’uomo. Le descrizioni delle avventurose spedizioni di Bonatti in alcuni dei luoghi più puri, belli e inaccessibili della terra sono ipnotizzanti e rasentano l’incredibile. La sua capacità di sopravvivere praticamente in ogni circostanza e per la maggior parte da solo fa capire quanto siamo diventati schizzinosi e viziati, e quanto il cosiddetto progresso ci abbia portato lontani dalla vera natura del mondo.

Per pura coincidenza (ho appena terminato il libro di Bonatti), nelle ultime settimane mi sono soffermato con alcuni dei nostri partner investitori sulla questione di come gestire un portafoglio che rispetti le tematiche sostenibili (in gergo, ESG). Sebbene l’argomento sia molto discusso e di per sé sembri molto logico, non è affatto ben strutturato e organizzato nella sua applicazione a una situazione reale. Parte del problema è che esistono più di un insieme di regole o standard da seguire; sembra quasi che ci siano tante definizioni o modelli quanti sono i gestori degli investimenti. C’è anche molta confusione nella terminologia utilizzata: la metà delle persone con cui parlo non sa distinguere tra “investimenti sostenibili o ESG” e “impact investing“, per esempio. Infine, una volta presa in considerazione la questione dell’esposizione e dei settori, non c’è ancora accordo su quanto “severi” debbano essere gli standard (ad esempio, come nel caso degli approcci “best-in-class” e “esclusione”, entrambi ampiamente utilizzati da molti veicoli di investimento). Nella migliore delle ipotesi, il campo è ancora molto poco chiaro o trasparente, anche se la legislazione (in Europa) si sta muovendo rapidamente.

Viene da chiedersi se non sia più facile imbarcarci in un’avventura simile a quelle di Bonatti, piuttosto che cercare di assumersi il compito di implementare un mandato sostenibile.

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Il cambiamento delle aspettative di politica monetaria della scorsa settimana continua a riflettersi sui mercati, con un impatto più marcato sulle azioni. Tra l’altro il forte dato sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti e’ stato forse ancora più determinante. Sul fronte economico, la Cina è cresciuta più del previsto, mentre il FMI stima che il mondo crescerà del 3,2% nel 2024, un numero un tempo considerato piuttosto debole.

[Fonte immagini: Amazon.it, https://www.amazon.it/mondo-perduto-Viaggio-ritroso-tempo/dp/8866200611].
 
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